Perché il pianeta Terra si chiama così se il 75% è composto da Acqua?

Perché il pianeta Terra si chiama così se il 75% è composto da Acqua?

Oct 19, 2023

Era una di quelle sere in cui mi accoccolavo con una tazza di tè, mentre pioveva cani e gatti fuori (è un'affermazione che ho sentito dire quindi diamola per buona)


E, come ogni volta che mi trovo a bere qualcosa che non sia alcolico, la mia mente si è messa in moto. "Se l'acqua copre il 75% del nostro pianeta," mi sono chiesto, "perché diamine lo chiamiamo Terra e non... AcquaLandia o BagnatoFest?"


Immagina per un momento di chiamarti Francesco e che tre quarti delle persone ti chiamino Antonella. Strano, no?


Ora, non fraintendermi, non ho nulla contro la terra. In effetti, cammino sopra di essa quasi ogni giorno.


Ma se ci pensi, è un po' come chiamare un cinghiale "Piumino" solo perché ha qualche pelo sul dorso.


Ho iniziato a immaginare un dialogo tra i primi uomini mentre decidevano come chiamare il nostro caro pianeta.


Ugo: "Guarda, c'è tanta acqua. Chiamiamola BluBagnato!"
Mario: "Sei matto? Guarda tutta questa terra sotto i piedi. La chiameremo... Terra!"
Ugo: "Ma guarda intorno! Oceani, mari, laghi... e tu vuoi concentrarti su questo pezzetto di terreno?"
Mario: "Esatto. E ora passami quel pesce, ho fame."


E così, in qualche modo, "Terra" ha vinto. Ma cosa ci insegna questa storia?


Prima di tutto, forse Ugo non aveva grandi capacità persuasorie. O forse Mario aveva davvero molta fame.


Ma soprattutto, ci mostra come spesso ci concentriamo sui piccoli dettagli, ignorando il quadro generale.


Mi ha ricordato quella volta in cui ho cercato di montare un mobiletto dell'IKEA.


Mi sono concentrato così tanto sulle piccole viti, che alla fine mi sono ritrovato con un pezzo che assomigliava più a un'opera d'arte moderna che a un mobile.


E no, non stavo cercando di fare un'installazione artistica nel mio soggiorno.


Forse il nome "Terra" rappresenta la nostra tendenza a concentrarci su ciò che è immediatamente davanti a noi, piuttosto che guardare oltre.


Ci perdiamo nell'ossessione dei dettagli, dimenticando che c'è un oceano di possibilità là fuori.


E poi, c'è il lato ironico della cosa. Immagina un alieno che visita il nostro pianeta per la prima volta. "Dunque, questo è Terra?" chiede, guardando l'immensità dell'oceano. "Sì," rispondiamo, "benvenuto!" Lui ci guarda, confuso: "Siete sicuri? Perché sembra più... bagnato."


A volte la risposta a una grande domanda non è in un libro di filosofia o in un profondo momento di riflessione. È in una risata, in un sorriso, nel riconoscere l'assurdità della vita e nell'abbracciarla.


Quindi, la prossima volta che ti sentirai confuso o sopraffatto, ricorda il nostro strano pianeta con un nome ancora più strano. E sorridi, perché la vita è troppo breve per non ridere di queste piccole ironie.


E tu, caro lettore, hai mai pensato a questi piccoli dettagli bizzarri della vita? 😉🌍💦🌀.