Perché i kamikaze indossavano il casco?

Perché i kamikaze indossavano il casco?

Oct 19, 2023

Ciao, caro lettore avventuriero!


Ecco che torna il tuo FilosoFredo, il pensatore per caso, l'uomo che si chiede cose così profonde da far sembrare un bicchier d'acqua come l'oceano Atlantico.


E oggi ho una domanda che potrebbe farti cadere dalla sedia: "Perché i kamikaze indossavano il casco?" 🤔✈️🪖


Ora, prima di immaginare che mi sia addormentato con un libro di filosofia sulla testa e abbia assorbito troppo di quei concetti (un rischio quando si fa la siesta sotto un gelso), prenditi un attimo e rifletti.


Non è forse una domanda legittima?


Voglio dire, se stai per compiere un'azione che, beh, mettiamola così, non prevede un ritorno, perché ti preoccupi della tua sicurezza?


Mi immagino ancora una volta seduto in un bar con Socrate, offrendogli un caffè (sì, so che i tempi non combaciano, ma stiamo facendo un esperimento mentale, perdonami!). "Socrate," dico, "perché un kamikaze indosserebbe un casco?"


E Socrate, alzando un sopracciglio, risponderebbe: "Forse si preoccupava di sbattere la testa prima di morire."


Ma poi, riflettendoci, forse c'è un altro motivo.


Sì, sì, segui il ragionamento di FilosoFredo, e ti prometto che avrà senso... o forse no, ma sarà comunque divertente!


Pensa a tutte le volte in cui hai fatto qualcosa che non aveva senso.


Come quando metti l'ombrello in borsa quando il sole splende, perché "non si sa mai". O quando compri quella cravatta orribilmente fluorescente perché "potrebbe tornare utile". O quando ti allacci le scarpe per sederti sul divano.


Tutte azioni che, se viste dall'esterno, non hanno molto senso, ma che nella nostra testa hanno una loro logica.


Ecco, forse i kamikaze erano come noi. Forse, nella loro testa, mettere quel casco dava loro una sensazione di sicurezza, anche se, razionalmente, non aveva senso.


Ma ora arriva la parte divertente.


Mi sono immaginato un kamikaze, chiamiamolo Taro, che si prepara per la sua missione. Mentre si allaccia le scarpe, il suo amico Hiroshi gli chiede: "Ehi, Taro, perché indossi il casco? Non è che ti proteggerà molto..."


E Taro, alzando gli occhi al cielo, risponde: "Hiroshi, vuoi smetterla di rompere? Mi fa sentire meglio, ok?"


E Hiroshi, scrollando le spalle, risponde: "Va bene, come vuoi. Ma poi non dire che non te l'ho detto!"


Vedi, a volte nella vita facciamo cose che non hanno senso, ma che ci fanno sentire meglio. E, alla fine della giornata, non è questo ciò che conta?


Se mettere un casco, portare un ombrello o indossare quella cravatta fluorescente ti fa sentire meglio, allora fallo!


E che dire nel mistero di chi indossa le ciabatte sotto la doccia!


Un altro grande mistero: chi di noi non ha mai visto qualcuno indossare le ciabatte sotto la doccia in una palestra o in una piscina?


E ora ti chiederai: "FilosoFredo, ma che c'entra questo con i kamikaze?"


Ecco, amico mio, la connessione è semplice: sono entrambe situazioni in cui le persone fanno cose che, viste dall'esterno, potrebbero non avere senso, ma che nella loro testa hanno una logica.


Ripensa a Taro, il nostro kamikaze immaginario.


Forse indossava il casco perché gli dava una sensazione di protezione, una sorta di barriera tra lui e il mondo esterno.


E lo stesso vale per chi indossa le ciabatte sotto la doccia. Forse è una questione di igiene, o forse hanno paura di scivolare, o forse... beh, chi lo sa?


La morale di questa riflessione? Non preoccuparti sempre di ciò che gli altri
pensano.


Fa ciò che ti fa sentire bene, anche se non ha senso. E la prossima volta che qualcuno ti chiede perché fai qualcosa, rispondi con un semplice: "Perché mi fa sentire meglio."


Il punto è questo: ognuno di noi ha le sue ciabatte da indossare, o il suo casco da mettere.


Sono quei piccoli gesti, quelle piccole abitudini, che potrebbero non avere senso per gli altri, ma che per noi significano il mondo.


La morale di questa nuova riflessione? Sii gentile con gli altri, e non giudicare troppo in fretta.


Ogni persona ha una storia, e ogni storia ha un significato.


E ora, mentre mi preparo per una nuova avventura con il mio vecchio mixer da cucina (sì, quello che sembra avere una sua personalità ogni volta che lo accendo), ti lascio con questo pensiero: la prossima volta che vedi qualcuno fare qualcosa di strano, invece di ridere o giudicare, prova a chiederti: "Qual è la sua ciabatta? Qual è il suo casco?". E forse, solo forse, inizierai a vedere il mondo con occhi diversi.


E ora, scusatemi, ma ho un appuntamento con il mio mixer ribelle. E sì, indosserò le ciabatte. Meglio prevenire! 😉🍹👡🪖."